
La Sicilia in un bicchiere: “Maria Costanza”
Il bianco dell'Azienda Agricola di Milazzo
Esistono vini che non sono solo buoni, fatti bene o supportati da un’ importante struttura. Esistono vini che ti rimangono dentro, il solo profumo ti riporta in un luogo, ti immerge in uno scenario, ti colloca in un istante ben preciso. Questo è per me “Maria Costanza” dell’Azienda Agricola di Milazzo. Non vi tragga in inganno il nome della cantina, non siamo a Milazzo. Ci troviamo a Campobello di Licata in provincia di Agrigento. I vigneti si trovano a circa quattrocento metri sul livello del mare e danno vita a preziosi vini, dai bianchi ai rossi, dalle bollicine “base” e rosate alla vendemmia tardiva dell’Inzolia.
Certo, è facile conservare ricordi indelebili di una cena su di una terrazza a picco sul mare alle Isole Eolie… Ricordo di aver ordinato questa bottiglia senza aspettarmi granchè, pensando che fosse il solito vino bianco siciliano, un po’ grasso, con note burrose troppo marcate. Invece si rivela da subito un vincente connubio di uve “Inzolia” e “Chardonnay”. La prima conferisce al vino delicate essenze e una viva intensità, la seconda supporta con la pienezza del frutto maturo la struttura della beva. In bocca è complesso, ma perfettamente equilibrato, asciutto ed armonico.
E’ ormai chiaro che per me questo è il “Vino del Buon Ricordo”. Maria Costanza=Isole Eolie. Non è un caso che io lo descriva come un vino affascinante, carico di emozioni e particolarmente suggestivo, proprio come un tramonto al largo di Lipari.
Scheda del vino: Maria Costanza 2013
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