Sciac-Tra Lupi 2016 cover

Ormeasco Sciac-Trà di Lupi: vigneti su terrazze.

La variante ligure del Dolcetto.

La Doc Ormeasco è la variante ligure del Dolcetto e riesce ad esprimere tutta la sua potenzialità in rosso, nella versione “passito” ed anche in rosa. Tempo fa vi avevamo raccontato l’Ormeasco di Pornassio Superiore dell’azienda Guglierame (rosso); cliccate qui per rinfrescarvi un po’ la memoria.

Oggi andremo ad approfondire la versione rosata di questa rara uva. Sempre in occasione della succulenta cena in quel di Cologno Monzese, durante la quale la Liguria (enologica) è stata protagonista, viene aperta questa splendida bottiglia che ci consente di respirare una boccata di aria estiva, nonostante le temperature rigide di novembre.

L’azienda del vino in questione è Lupi, storica e solida realtà di Pieve di Teco, in provincia di Imperia, che con i suoi 21 ettari di vigneto produce diversi vini. Le vigne hanno dai 60 agli 80 anni e sono collocate su terrazze a 650 metri di altezza.

L’Ormeasco Sciac-Trà non va confuso con lo Sciacchetrà delle Cinque Terre; il nome Sciac-Trà ha origine dalla contrazione di due termini dialettali locali “sciac” che significa pigiare e “trà” che significa tirare via, riferendosi alla classica vinificazione dei rosati che prevede una brevissima macerazione sulle bucce prima della svinatura.

L’annnata 2016 degustata si presenta un bel rosa intenso e luminoso, al naso un rapido susseguirsi di profumi fruttati di ciliegia, di lampone, di pesca e di albicocca con qualche leggera nota agrumata a riequilibrare il tutto. Piacevole anche la sensazione floreale di rosa canina. La beva è decisamente importante, strutturata e complessa tanto da sposarsi perfettamente con piatti elaborati non necessariamente di pesce, come saremmo portati a pensare. Finale persistente con estrema sensazione di pulizia.

Davvero un ottimo vino, figlio della viticoltura eroica ligure.

Scheda del vino: Ormeasco di Pornassio Sciac-Trà . Lupi.


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