
La vinificazione in rosato
Il contatto con le bucce
Nella vinificazione in rosa le uve vengono pigiate e diraspate e lasciate nelle vasche di fermentazione per un periodo di 12-24 ore, in modo da permettere alle bucce di rilasciare solo in parte le sostanze coloranti che contengono (a seconda della varietà e della tipologia di rosato che si vuole ottenere), praticando uno o due rimontaggi.
Si procede quindi alla svinatura, interrompendo così la cessione di sostanze coloranti da parte delle bucce e si fa fermentare il mosto a bassa temperatura, come avviene nella vinificazione dei bianchi. Se si utilizzano uve molto ricche di colore, oppure se la temperatura di fermentazione è molto alta, possono bastare 4 o 5 ore di fermentazione con le bucce per ottenere il colore desiderato prima di passare alla svinatura, cioè alla separazione della parte liquida da quella solida.
Esistono poi vini rosati che devono il loro colore tenue direttamente alle caratteristiche del vitigno. In questi casi (come per esempio nel Grignolino, vino considerato come il più carico dei rosati e il più scarico dei rossi), la vinificazione segue le tecniche impiegate per i vini rossi: il colore rosato è quindi conseguenza delle uve poco pigmentate, che contengono pochi tannini nelle bucce.
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