
La dolce vite siciliana: il Marsala
Il prezioso nettare del Trapanese
L’inventore del Marsala fu il commerciante inglese John Woodhouse, il quale, trovandosi in Sicilia verso la fine del 1700, intuì immediatamente che in quel clima assolato c’erano le condizioni ideali per produrre qualcosa di simile al Porto e agli Jerez. La vite e il vino erano una presenza antica in Sicilia. Già i Greci avevano scoperto e valorizzato le potenzialità enologiche dell’isola e i Romani ne avevano continuato l’opera. Quello che si deve certamente a Woodhouse è la messa a punto della tecnica produttiva e soprattutto l’aver saputo imporre il prodotto sul mercato internazionale. Nell’Ottocento infatti il Marsala aveva ormai conquistato fama tra i vini liquorosi più apprezzati.
Uscito da una fase di decadenza qualitativa e di immagine, negli ultimi decenni il Marsala, grazie alla legislazione entrata in vigore nel 1986 e all’impegno di produttori ambiziosi, ha riacquistato smalto e prestigio.
Il processo per ottenere il Marsala parte dalla vinificazione in bianco di uve Catarratto, Inzolia e Grillo, varietà a frutto bianco che solo nella versione “Rubino” possono essere integrate o sostituite da uve rosse: Perricone, Calabrese (Nero d’ Avola) e Nerello Mascalese. Dopo la svinatura si effettuano più travasi per favorire l’ossidazione. Si passa quindi alla “concia”, la fase più delicata, con l’aggiunta di una miscela di prodotti derivati dall ‘uva. Segue l’aggiunta di una piccola quantità di Marsala Stravecchio, dal profumo intensissimo e quindi la fase di invecchiamento in rovere.
Il disciplinare circoscrive la zona di produzione alla provincia di Trapani e classifica i diversi tipi di Marsala in base al colore (oro, ambra e rubino), al grado zuccherino, all’invecchiamento e al grado alcolico. Esistono vari tipi di Marsala: Fine (almeno 17 gradi alcolici e un anno di invecchiamento), Superiore (almeno 18 gradi e due anni di invecchiamento), Superiore Riserva (almeno quattro anni di invecchiamento) Vergine Soleras (invecchiato almeno cinque anni) e infine il Vergine Stravecchio o Soleras Stravecchio che deve avere minimo dieci anni di invecchiamento.
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