
Alla scoperta del Vino Santo Trentino
Presidio Slow Food
Il Vino Santo Trentino viene prodotto esclusivamente con uve nosiola, varietà autoctono in via di estinzione, considerata poco remunerativa e quindi spesso sostituita dal più redditizio Pinot Grigio e dalle altre varietà internazionali. Per il Vino Santo si scelgono i grappoli più spargoli (quelli con pochi acini) e maturi delle viti più vecchie, nei vigneti più vocati della val dei Laghi. E’ una selezione molto rigorosa, se teniamo conto che solo il 10% di questi è ritenuto idoneo a produrre uve che ben si prestino all’appassimento.
I grappoli sono raccolti tardivamente, vengono disposti su graticci di legno e messi a dimora nelle soffitte. Qui la ventilazione naturale garantita dal Garda che soffia costante per tutto l’anno, aiuta il naturale processo di appassimento e lo sviluppo della muffa nobile (Botrytis Cynerea). Alla fine le uve subiranno un calo di volume dell’80% e durante la Settimana Santa saranno pigiate e travasate in piccole botti di rovere, dove inizierà una lentissima fermentazione che si protrarrà a lungo (almeno 6/8 anni), prima che si arrivi alla bottiglia.
Il Vino Santo, dall’impressionante longevità, anche a distanza di anni riesce a stupire per la sua piacevole freschezza. Ha profumi avvolgenti di albicocca e frutta secca, la dolcezza non è mai stucchevole ed è accompagnata da una gustosa acidità.
I produttori, custodi di questo prezioso vino sono: Pravis, Pedrotti Gino, Pisoni, Poli Francesco, Poli Giovanni.
CONDIVIDI SU:Articoli correlati
Non potevo mancare! Expo Milano è l'evento che ha indubbiamente caratterizzato questo 2015! Sono stata una degli oltre 20 milioni di visitatori a varcare i cancelli per dirigermi in prima battuta direttamente all'intersezione tra cardo e decumano e... raggiungere il padiglione dedicato al Vino Italiano! Era il 31 marzo del 2008 quando…
L'imbottigliamento è l'atto finale della vinificazione, ma non è affatto detto che l'affinamento sia terminato: molti vini richiedono infatti mesi, o addirittura anni, di ulteriore riposo in bottiglia per maturare. E' un'operazione delicata e importante: massima igiene e minor contatto possibile con l'aria sono le prime due regole da seguire.…
Il residuo che capita di trovare in una bottiglia non significa necessariamente che il vino sia cattivo. E' molto più importante, come indice di qualità, verificare la limpidezza di un vino: un liquido torbido, con particelle perennemente in sospensione, può far pensare a una rottura del colore e della limpidezza,…
[…] l’Alto Adige Moscato Rosa, i Colli Orientali del Friuli Picolit, il Vin Santo toscano, il Vino Santo Trentino, la Vernaccia di Oristano, il Moscato di Noto, il Marsala e molti altri. Si tratta in genere di […]