
Alla scoperta dei vitigni: l’Ansonica
Il vitigno del mare
Il termine Ansonica, derivante probabilmente dal francese “sorie”, che significa fulvo, color oro, è utilizzato sul continente ma anche in Sicilia per definire il vitigno Inzolia: lo si può considerare un sinonimo, spesso preferito al nome originale. Oltre a caratterizzare molte denominazioni siciliane, l’Ansonica è coltivato nelle zone costiere della Toscana, in particolare a Pisa, Livorno e Grosseto.
Il vitigno ha dimostrato di essere adatto al clima mediterraneo, soprattutto nelle isole dell’Arcipelago Toscano, come l’Isola d’Elba e l’Isola del Giglio e in generale in tutta la penisola dell’Argentario. Le ragioni di una tale diffusione geografica sono da ricercare nelle particolari caratteristiche fisiologiche del vitigno: grappolo medio-grande con una/due ali, acino medio-grande dalla forma regolare che presenta una buccia di colore giallo-ambrato.
I climi caldi e molto ventilati rappresentano gli habitat migliori per la coltivazione di questo vitigno a bacca bianca. Per le sue caratteristiche, l’Ansonica dona vini di grande struttura, talvolta rustici e ricchi di carattere; i profumi sono solitamente intensi ed avvolgenti. Al gusto è generalmente fruttato con lievi sentori erbacei ed esprime una chiara freschezza con buon equilibrio.
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Ciao Elena,
questo probabilmente è la varietà d’uva che preferisco e a me più cara!
Ecco perché ripropongo il tuo articolo sul mio blog: http://biancovino.com/2015/05/05/alla-scoperta-dei-vitigni-lansonica/
Spero ti possa far piacere… 🙂
Claudio
Ciao Claudio! Certo che mi fa piacere! Hai fatto benissimo a condividere l’articolo sul tuo blog, al quale ho dato un’occhiata e mi sembra davvero ben fatto. Complimenti! Non esitare a condividere altri contenuti se ritieni siano interessanti. A presto!